La
chiesa di San Zeno sorge in un’area boschiva del comune di Borgo
Ticino in località Cascina San Pietro. La dedica a San Zeno è
citata nelle Consignationes del 1347, che furono redatte dal
vescovo di Novara Guglielmo Amidano in occasione della
riorganizzazione della diocesi. A metà del Trecento la chiesa era servita da
un rettore e da un chierico.
Nel 1617, durante una
visita a Borgo Ticino, il vescovo Taverna ordinò: “si restauri questo
oratorio a spese della Comunità, lo si tenga in piedi e lo si
abbellisca di calce là dove manca. Si strappi il bosco intorno e si
aprano le opportune finestre, usci e si metta il pavimento perché la
Comunità ha levato da questo luogo i quadroni scalpellati con i
quali era vestito al di fuori e li ha usati per fabbricare il nuovo
campanile della Parrocchiale.” La richiesta del vescovo rimase
inascoltata, infatti nel 1628 la chiesa era ormai parzialmente
distrutta, anche se nel 1689 era
ancora visibile l’immagine della Beata Vergine dipinta sul muro
alle spalle dell’altare e per questo l’oratorio era ancora
meta delle Rogazioni, processioni
penitenziali di propiziazione per l'agricoltura.
Attualmente l’edificio
si presenta allo stato di rudere. Sono parzialmente conservati gli
elevati dei muri dei due lati lunghi e di uno breve, che permettono di intravedere
quale dovesse essere il suo perimetro. Lungo uno dei due lati lunghi
una netta interruzione del muro fa ipotizzare la presenza di una
soglia. Attorno e all’interno dell’edificio sono visibili resti
di crolli.
(C) Caterina Caligari, tutti i diritti riservati. Ogni riproduzione deve essere autorizzata.
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