mercoledì 17 ottobre 2012

L'eccidio del 13 agosto 1944 non fu azione di guerra, ma crimine



Oggi alle 14.30 il Tribunale Militare di Verona ha pronunciato la condanna all'ergastolo di Ernst Wadenpfhul, unico sopravvissuto tra i nazifascisti responsabili della fucilazione di 12 civili inermi avvenuta sulla piazza principale di Borgo Ticino il 13 agosto 1944. Ergastolo, obbligo di risarcimento alle famiglie delle vittime, al Comune e all'ANPI nonché, in aggiunta, destituzione dai gradi militari per il condannato, contumace. Alla lettura della sentenza erano presenti molti familiari delle vittime, sindaco e vicesindaco del paese, rappresentanti dell'ANPI novarese, tra i quali Costanza Arbeja,detta Nini, partigiana a soli 17 anni. La sentenza che riconosce che i fatti del nostro paese non furono azioni di guerra, ma crimini, resterà memorabile. Il testo così come lo abbiamo ascoltato dalla voce del Presidente del Tribunale è sul sito del Comune:

Notizie si leggono anche su LA STAMPA edizione di Novara: http://edizioni.lastampa.it/novara/articolo/lstp/21284/
su IL GIORNALE DI ARONA:
  sul sito dell'Istituto Storico della Resistenza di Novara: http://www.isrn.it/news.cfm?news=1869
su Varese News http://www3.varesenews.it/insubria/articolo.php?id=245805

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