sabato 23 febbraio 2013

Alberi di Borgo Ticino: nuovi tigli saranno piantati lungo la strada


Il GIORNALE DI ARONA ci dà una buona notizia: l'ANAS provvederà a ripiantumare le piante abbattute lungo la strada 32 Ticinese e "la parte maggiore riguarderà Borgo Ticino". Attendiamo con ansia!

domenica 17 febbraio 2013

Appello al voto degli intellettuali italiani. Diffondo perché condivido

E' stato pubblicato ieri l'appello al voto rivolto ai cittadini da un gruppo di eminenti studiosi italiani.
 
Il testo è il seguente:
 "Siamo alle ultime battute di una campagna elettorale confusa, rissosa, e da parte di taluni estremamente menzognera. Due scenari inquietanti si profilano come possibili dall'esito del voto: o un caos ingovernabile; o il ritorno al potere di uomini e di forze, che negli anni passati hanno già portato il Paese verso la catastrofe.
Per evitare tutto questo, l'unica strada è votare per la coalizione di centro-sinistra, assicurandole l'autosufficienza, che le consentirebbe di mettere in piedi un Governo stabile, autorevole, rispettabile a livello europeo, in grado di gestire al meglio politiche e alleanze.
L'Italia ha un disperato bisogno di trasparenza politica e di giustizia sociale: se nei prossimi cinque anni non saremo in grado di restituire dignità alle istituzioni, rispetto per la politica, fiducia nei partiti, strategie di sviluppo e insieme un colossale mutamento di rotta nei confronti delle classi lavoratrici e dei ceti disagiati, ci ritroveremo, come altre nazioni europee, nel baratro.
Questo è vero per l'intero territorio nazionale. Ancor più vero in quelle regioni "a rischio" (dalla Lombardia alla Sicilia), dove poche decine di migliaia di voti possono fare la differenza tra un nuovo inizio e una pessima fine.
Ogni voto è perciò prezioso a questo scopo: chiediamo all'opinione pubblica e agli elettori di scegliere come una ragione responsabile spinge inequivocabilmente a fare. E chiediamo ai cittadini che lo condividano di sottoscrivere e promuovere questo appello.
I primi firmatari: Umberto Eco, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky, Claudio Magris, Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Nadia Urbinati, Guido Rossi, Tullio De Mauro, Natalia Aspesi, Giorgio Parisi, Vittorio Gregotti, Alberto Melloni, Sandra Bonsanti, Luigi Ferrajoli, Filippo Gentiloni, Piero Bevilacqua, Alberto Asor Rosa."
 
Ritengo che l'appello debba essere diffuso da chiunque sia ancora dotato di senso civico, da chiunque ritenga che abbia senso essere un buon cittadino.
Ricordo il 2006, quando giovani partirono dalle sedi universitarie per tornare a casa a votare; allora dicevano, "contro Berlusconi". Ricordo amici che ora non ci sono più affrontare un viaggio di molte centinaia di chilometri per esercitare il proprio diritto-dovere per il bene dell'Italia. Ricordo anziani, un po' affaticati e un po' doloranti, ai seggi. Le cose, poi, andarono come andarono: Romano Prodi vinse le elezioni, ma subito si scatenò una becera e irresponsabile battaglia mediatica contro di lui (e spero gli italiani abbiano ben presente chi detiene la maggior parte dei mezzi d'informazione della Repubblica). Se l'ala più di sinistra di quella coalizione (ricordo Rossi e Turigliatto) si espresse talvota duramente e fortemente contro l'operato di quel governo, esso non cadde, però, a causa di costoro, ma a causa della corruzione che emerse platealmente attraverso la defezione di Mastella. Il governo Prodi non fu “distrutto” dall'estrema sinistra.
Ora, dopo sette anni, siamo di nuovo chiamati al voto. Un governo tecnico, quello di Monti, ha preso alcune misure d'emergenza atte a sottrarci da un rovinoso crollo ed ora, terminato il compito dei tecnici, è il momento di continuare la "ricostruzione" dell'Italia. E' come se fossimo su una zattera in mezzo al mare: le falle sono state tappate ma bisogna alzare le vele, dar mano ai remi, raggiungere la riva. Compiti a cui tutti i naviganti dovranno adempiere, ciascuno per la sua parte e possibilità. In questa situazione troveremmo assennato il consiglio di chi ci dicesse: lascia remare il capitano, che sgobbi da solo; non somministrare il pasto all'ufficiale in seconda, ha già mangiato molto ieri; buttiamo il timoniere a mare, tanto non rema, lui; che sarà una falla? Mica ci passa un pescecane.  Se fossimo su questa zattera ed ascoltassimo questi consigli, affonderemmo con la nostra povera imbarcazione e moriremmo tutti soffocati fra le onde o in pasto ai pescecani.
Così, come la gente della zattera, ora, andando al voto, dobbiamo scegliere chi non ci offre chiacchiere, né ci stordisce con fanfaluche. Dobbiamo scegliere chi ci propone giustizia e ragione, senza nasconderci necessità di impegno morale, di fatica, di partecipazione comune. Questo sta facendo il Partito Democratico, anche nella persona del suo leader Pierluigi Bersani. Richiamarsi alla giustizia e alla moralità significa proporre ideali fondamentali per la convivenza civile e per la stessa identità umana. Non posso credere che gli italiani siano sensibili alla irresponsabile e menzognera campagna  di coloro che parlano dello Stato come se fosse un bancomat da svuotare; di coloro che esaltano i reati (il non pagare le tasse, per fare un solo esempio, lo è); di coloro che ingiuriano le cariche istituzionali; di coloro che fanno di ogni erba un fascio, buttando fango sugli onesti e liquidando con una boutade i disonesti.
Italia giusta è, prima che uno slogan, un obiettivo, un ideale, un'utopia, forse. Ma impegnarsi per questa utopia vale la pena.
Immaginiamo l'Italia come se fosse un palazzo da ri-costruire (la prima costruzione fu fatta dagli uomini del Risorgimento e dai Padri Costituenti) e noi di essere i muratori che vi lavorano. Dovremmo ascoltare il capomastro esperto che ci incita a porre con cura un mattone sopra l'altro, badando a ben compattarlo con la malta e rispettando la retta tracciata dal filo a piombo, oppure il capomastro improvvisato e truffaldino che ci incita a portare via sottobraccio quanti più mattoni possiamo raccattare, per utilizzarli in fretta e furia e in qualche modo "a casa nostra"? La domanda è retorica.
 
 
L'Italia è un palazzo da ricostruire, bello e solido. Le cose belle e solide richiedono intelligenza, impegno, onestà, costanza. Per questo voterò il Partito Democratico, nell'ideale di Italia giusta proposto da Bersani e dalla coalizione di centro-sinistra.
Eleonora Bellini

domenica 10 febbraio 2013

Bambini lettori alla Biblioteca Comunale

Già dallo scorso anno, quando frequentavano la terza, gli alunni di una classe delle scuole primarie (ex elementari) si dedicano con la bibliotecaria Silvina alla lettura di un classico per ragazzi. Gli appuntamenti sono mensili e, mentre l'anno scorso il libro proposto era Pinocchio, quest'anno l'eroe è Gian Burrasca. La bibliotecaria legge ai bambini episodi del famosissimo Giornalino del pestifero ragazzino toscano, che sempre suscitano grande divertimento e stupore. Terminato l'ascolto, la classe si divide in due gruppi, che gareggiano rispondendo a semplici domande o affrontando giochi enigmistici sui capitoli appena ascoltati. A fine anno, la somma dei punteggi conseguiti determinerà il gruppo vincitore.
L'amore per la lettura, che coincide con la possibilità di crescere personalità complete, capaci di ragionamento e di approfondimento critico, si coltiva da piccoli, possibilmente anche da piccolissimi, come abbiamo sostenuto negli scorsi anni sostenendo e introducendo il progetto Nati Per Leggere con il dono del primo libro ai neonati di Borgo Ticino.
 
 
Bravissimi dunque questi scolari, grazie anche alla loro insegnante. Chissà che altri ne seguano l'esempio.

giovedì 7 febbraio 2013

DOMENICA 10 FEBBRAIO 2013. Annullato l'incontro con Ignazio Marino a Borgo Ticino


Chi si è recato oggi alle 18 alla casa del popolo per l'incontro ha trovato un foglio affisso alla cancellata che avvertiva:
INCONTRO ANNULLATO
per ragioni indipendenti dalla nostra volontà.

Nell'ambito degli incontri elettorali 
in vista delle votazioni del 24 e 25 febbraio prossimi

domenica 10 febbraio 2012
alle ore 18
                                presso la Casa del Popolo

APERITIVO 
CON
IGNAZIO MARINO
Capolista al Senato del Partito Democratico