giovedì 18 ottobre 2012

Carlo Smuraglia sulla strage di Borgo Ticino

Il presidente dell'ANPI, Carlo Smuraglia, giurista e docente universitario, ha pubblicato sul sito di "Articolo 21" un commento alla sentenza del Tribunale Militare di Verona.
"Una sentenza importante (anche se non sarà facile eseguirla), perché afferma la verità sulla responsabilità della strage e condanna il colpevole; importante anche per il riconoscimento del diritto al risarcimento  dei danni di tutti coloro, soggetti singoli, Enti e Associazioni, che si erano costituiti parte civile", scrive Smuraglia.
L'intero articolo si legge qui http://www.articolo21.org/2012/10/condannato-allergastolo-limputato-per-la-strage-nazifascista-di-borgo-ticino/
Articolo 21 è una associazione, nata il 27 febbraio 2002, che riunisce esponenti del mondo della comunicazione, della cultura e dello spettacolo; giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana, da cui il nome).

mercoledì 17 ottobre 2012

L'eccidio del 13 agosto 1944 non fu azione di guerra, ma crimine



Oggi alle 14.30 il Tribunale Militare di Verona ha pronunciato la condanna all'ergastolo di Ernst Wadenpfhul, unico sopravvissuto tra i nazifascisti responsabili della fucilazione di 12 civili inermi avvenuta sulla piazza principale di Borgo Ticino il 13 agosto 1944. Ergastolo, obbligo di risarcimento alle famiglie delle vittime, al Comune e all'ANPI nonché, in aggiunta, destituzione dai gradi militari per il condannato, contumace. Alla lettura della sentenza erano presenti molti familiari delle vittime, sindaco e vicesindaco del paese, rappresentanti dell'ANPI novarese, tra i quali Costanza Arbeja,detta Nini, partigiana a soli 17 anni. La sentenza che riconosce che i fatti del nostro paese non furono azioni di guerra, ma crimini, resterà memorabile. Il testo così come lo abbiamo ascoltato dalla voce del Presidente del Tribunale è sul sito del Comune:

Notizie si leggono anche su LA STAMPA edizione di Novara: http://edizioni.lastampa.it/novara/articolo/lstp/21284/
su IL GIORNALE DI ARONA:
  sul sito dell'Istituto Storico della Resistenza di Novara: http://www.isrn.it/news.cfm?news=1869
su Varese News http://www3.varesenews.it/insubria/articolo.php?id=245805

venerdì 5 ottobre 2012

A Verona. Processo per l'eccidio del 13 agosto 1944 a Borgo Ticino (NO)

Un gruppo di cittadini di Borgo Ticino, Sesto Calende, Castelletto e Varallo Pombia ha assistito mercoledì 3 ottobre al Tribunale Militare di Verona alle arringhe finali del processo relativo all'eccidio del 13 agosto 1944 a Borgo Ticino, che vide 12 giovani uccisi, il paese saccheggiato, molte case bruciate. Parti civili si sono costituiti i familiari delle vittime, il Comune di Borgo Ticino e l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia). L'avvocato Speranzoni, che segue la causa dal suo inizio, così come seguì quella per i martiri di Marzabotto, nella sua arringa, documentatissima ed appassionata, ha preso in esame tutte le testimonianze riguardanti i fatti del nostro paese, a partire da quelle rese in occasione del processo Borghese sino alle più recenti. Unico superstite tra i militi responsabili dell'eccidio è Ernst Wadenpfhul, vice comandante delle SS agli ordini di Waldemar Krumhaar, presenti a Borgo Ticino, insieme ai militi della X MAS di Ungarelli, nel pomeriggio della strage.
Il giorno precedente, 2 ottobre, il pubblico ministero del tribunale di Verona aveva chiesto l'ergastolo per Wadenpful. La sentenza definitiva di primo grado è attesa per mercoledì 17 ottobre. Ma su questo processo torneremo ancora.