Il paese di Borgo Ticino - mi comunica una giovane lettrice di questo blog - è candidato all'Oscar per LA GRANDE BRUTTEZZA.
Da ieri imperversa su facebook un motivato dibattito dai toni accesi (in qualche caso fin troppo) a riguardo del taglio dei tigli di piazza Antonio Cerruti e di via Zanotti.
Da ieri imperversa su facebook un motivato dibattito dai toni accesi (in qualche caso fin troppo) a riguardo del taglio dei tigli di piazza Antonio Cerruti e di via Zanotti.
Alberi che da molti anni ornavano quella strada, i tigli erano già stati fatti oggetto, negli anni scorsi, di potature "selvagge". Queste ultime, insegnano i botanici, sono molto nocive per le piante e potrebbero indebolirne alcune, che, infatti, già erano state abbattute qua e là. I tigli sono alberi molto longevi, tuttavia, e molto resistenti. Ora è arrivato un taglio assoluto e totale, un vero eccidio, all'insegna della più assoluta e totale bruttezza. Viene da pensare che, se la bellezza educa - e di conseguenza - la bruttezza diseduca, l'autorità che ha disposto il taglio caldeggi anche la diseducazione del cittadino. A vantaggio di chi? Non saprei dirlo.
Rimane il fatto che una via non secondaria, diretta dal centro del paese verso l'ufficio postale, sarà più triste e disadorna, meno ombreggiata e meno invitante a brevi passeggiate. Più persone useranno l'auto anche per brevi tratti: questo renderà forse più pura l'aria del borgo?
Quanto alla piazza, si dovrebbe chiamare d'ora in poi, coerentemente, "parcheggio Antonio Cerruti". E non è la sola piazza, in loco, a meritarsi il degrado a parcheggio.
L'ingenua che aggiorna questo blog si illudeva che non dovesse ripetersi più l'ignobile vicenda dei tigli della statale (potete leggerla qui, insieme ad altre notizie sugli alberi del borgo Cosedalborgo, post sugli alberi ), ma è proprio vero che non c'è mai limite al peggio.
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