sabato 17 agosto 2019

15 agosto. Festa patronale

La processione solenne in onore della Madonna Assunta, patrona del borgo e di San Rocco, copatrono, ha attraversato la mattina del 15 agosto le principali vie del paese addobbate a festa.
Quella dell'assunzione in cielo di Maria e' una festa molto antica, che pero' solo nel 1950 divenne dogma nella Chiesa cattolica. Le Chiese ortodossa e apostolica armena, entrambe di confessione cristiana, festeggiano nella stessa data la festa della ''dormizione'', cioe' della ascesa al cielo della Madonna post mortem. 
La tradizione di festeggiare solennemente il 15 agosto risale ad antiche festivita' pagane di ringraziamento per la fecondita' della terra e il dono del raccolto, da celebrarsi con un periodo di riposo alla fine dei principali lavori agricoli. Dalla tradizione pagana deriva appunto il terme ferragosto, le feriae Augusti furono istituite proprio dall'imperatore Augusto, in corrispondenza con le date dedicate alle precedenti e piu' antiche feste contadine.
La festa patronale di Borgo Ticino, dopo la celebrazione religiosa, prevede alcuni momenti di festa civile, tra i quali la tradizionale corsa ciclistica dedicata ai 12 Martiri.





Un momento della gara ciclistica del 18

venerdì 16 agosto 2019

13 agosto 1944 / 13 agosto 2019. Tutti presenti alla commemorazione del settantacinquesimo anniversario dell'eccidio

Giovedi' 13 agosto tutta la mattinata del borgo e' stata dedicata alla commemorazione dei Martiri dell'eccidio nazifascista del 1944. Erano presenti il sindaco e alcuni assessori, sindaci del circondario, il parroco, rappresentanti della provincia, delle istituzioni, del sindacato CGIL e delle associazioni (ANPI, Alpini, Stella Alpina). Applauditissima la presenza dei partigiani Vinicio Silva (nome di battaglia Jim) e Costanza Arbeja (nome di battaglia Nini).
Dopo il saluto del primo cittadino, la messa celebrata nella piazza e il corteo al cippo del partigiano Athos, l'orazione ufficiale e' stata tenuta da Antonella Braga, docente e ricercatrice di storia contemporanea. La Braga, dopo aver fatto memoria delle stragi di civili innocenti avvenute in molte localita' italiane, ha proposto una riflessione su quanto avvenuto nel nostro Paese negli anni fatidici, tra il 1919 e il 1922, che portarono poi all'avvento del fascismo, e le analogie tra quei fatti e alcuni avvenimenti del presente. In particolare ha fatto notare gli elementi che sempre, se non fermati, conducono alla dittatura (che a sua volta conduce alla guerra) quali il nazionalismo estremo, l'esaltazione della violenza, il dileggio nei confronti degli intellettuali, delle istituzioni, della conoscenza, l'odio verso il diverso e lo straniero, per citarne solo alcuni. E' dunque fondamentale che la Resistenza continui, non solo coltivando la memoria e il ricordo, ma anche agendo consapevolmente nel presente. 

I ritratti dei Martiri affissi sul portone del Municipio

Borgo Ticino Antifascista. Striscione commemorativo de ''La stella alpina''
Canto dell'inno nazionale dinanzi al cippo del partigiano Athos
Jim, Nini e il sindaco

Messa in piazza Martiri