martedì 7 gennaio 2020

Come uccidere un concorso letterario

Spesso, non solo a livello locale ma anche nazionale, ciò che funziona infastidisce e lo si cambia per ridurne l'efficacia e condurlo possibilmente ad estinzione. Gli si ''tagliano le gambe''. Pare questo sia ora il caso del premio ''Antonio Cerruti ­ Ariodante Marianni''. Infatti, dopo aver liquidato la ''storica'' giuria del Concorso letterario nato nel 2005 a Borgo Ticino conducendola a esasperazione e a dimissione, viene pubblicato il bando dell'edizione 2020. 
Nel quale nuovi elementi risaltano. Tra questi spiccano i 4, dicesi quattro, puntini di sospensione nella definizione del tema del concorso ''C'era una volta.... l'arte". L'esistenza e soprattutto la necessità di detti .... (quattro puntini) non si spiega. 
Viene poi istituita per il Premio Ariodante Marianni una sezione ''infanti'' da 3 a 5 anni. Visto che gli infanti sono notoriamente e giustissimamente analfabeti, non si comprende come possano partecipare a un concorso di poesia, sia pure di poesia visiva, che prevede la ''presenza simultanea di scrittura e immagini su di un foglio''.  Il resto dell'enunciazione di questo punto gira un po' attorno al concetto, contraddicendo la frase precedente e affermando che le immagini ''potranno'' essere accompagnate da un testo. Come scriveranno il testo le e gli infanti rimane un mistero. Viene l'insano sospetto che la categoria sia stata introdotta affinché mammine, paparini, ziette e zietti possano gratificare i loro pargoli, ma soprattutto se stessi, magari con una self premiazione. Si tratta di un cattivo pensiero, certo, ma i cattivi pensieri hanno talvolta buone ragioni per venir formulati. 
Questo non significa certo che i bambini piccoli non debbano godere delle filastrocche, delle poesie, delle storie come ben dimostrano studi psicologici e pediatrici. Saranno gli adulti a leggere per i piccoli, accanto a loro, in spirito di dolcezza e mai di competizione, mai per addestrare "sapientine e sapientini", sempre per amore. La competizione sicuramente risulta estranea a questo spirito allegro e affettuoso, che l'istituzione di una graduatoria potrebbe spegnere.
Vi sarebbero altri rilievi, ma è bene concludere. Tuttavia augurare successo alla manifestazione pare mossa avventata. Per questo il presente post chiude qui. Desolatamente.
 
Il Quaderno dell'edizione 2015

Chi desiderasse partecipare trova il bando integrale al link